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Shakespeare's
Puglia

​

tratto dall'opera Macbeth di W. Shakespeare

​

Regia 

Gianpiero Borgia 

​

con

Saffron Selfe, Jack Clarck, Olga Mascolo,

Ida Alessandra Vinella, Savino Maria Italiano

Direzione artistica

 Savino Maria Italiano


Musiche originali

Giuseppe Juli Leone


Scenografie e luci

Teatro dei Borgia


Organizzazione 

Olga Mascolo

Produzione

I Nuovi Scalzi

Con il sostegno di

 Regione Puglia, all’interno del Programma straordinario 2018 in

materia di Cultura e Spettacolo.




L'obiettivo è di compiere una traslazione in chiave contemporanea del Macbeth, realizzata con giovani attori italiani e inglesi.
Il lavoro si propone come una composizione polifonica di diversi linguaggi performativi: la prosa, la musica, la danza 
Il Macbeth è un’opera complessa e ricca di personaggi, temi, stili: vi sono mondi che si intrecciano e dialogano fra loro. La lingua stessa di Shakespeare è in parte “Prosaica e dialettica” e in parte “Poetica e Immaginifica” ed è necessario far coesistere i linguaggi performativi più diversi per restituirne il senso più completo.
In questa versione vengono privilegiate le dicotomie principali tra il mondo magico e il mondo dell’umano, fra ciò che si desidera fare e ciò che si fa, fra eroe e antieroe, fra la tradizione e il contemporaneo.
Abbiamo calato l’opera del Bardo all’interno di atmosfere e ambientazioni reali e surreali, appartenenti anche alla tradizione nostrana legata alla magia, alle credenze popolari, ai riti e alle superstizioni della Puglia Magica di Ernesto De Martino. Il Tarantismo pugliese però è una chiave di lettura della contemporaneità, della necessità d’evasione dei più giovani attraverso i ritmi ipnotici, i rave party, le feste Goa.


Macbeth è l’eroe, il condottiero che torna vincitore dalla battaglia, il preferito del re, l’amico saldo e fedele. Infatuato dalla predizione ricevuta da tre sconosciute indovine e sostenuto da sua moglie Lady Macbeth, Macbeth ritorna nel suo castello con il pensiero di poter realmente mettere appunto un piano che lo renderà al più presto ciò che lui stesso vorrebbe diventare: il regnante dell’intera Scozia.
Di ritorno dalla guerra, Macbeth riceve l’onore di ospitare nel suo palazzo il Re di Scozia in persona.
In un altalenante confronto con Lady Macbeth comprende che l’unico modo di ottenere ciò che entrambi desiderano è assassinare il sovrano.
Macbeth dubita, indugia, è infatuato dal pensiero di ottenere tanto potere ma dall’altro canto il suo animo precipita nel rimorso.
A spingerlo nel compimento della turpe azione, è la sua consorte Lady M. che lo ragguaglia sul dovere di cui l’uomo deve farsi carico per raggiungere i risultati desiderati.
Dopo aver elaborato il piano dell’assassinio, Macbeth e Lady M compiono il delitto.

Macbeth è il migliore dei suoi, un vero eroe: crede in se stesso, nei suoi meriti, nel suo oggettivo valore, ma si lascia ingannare dalla profezia delle streghe e da quanto vuole intendere.
È la storia di come un Eroe diventa un assassino.
Per questo dell’intera opera abbiamo scelto di concentrarci su quest’arco narrativo.

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